Il lancio del riso agli sposi sul sagrato della chiesa è radicato nella tradizione e lo si ritrova in diverse culture. Secondo un’antica usanza greca, infatti, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia dei dolci, mentre in Indonesia il rito serviva a trattenere l'anima dello sposo che, altrimenti, subito dopo le nozze, sarebbe fuggita via senza fare mai più ritorno.
Sono tante le idee per i sacchetti che contengono il riso da lanciare agli sposi
Di solito sono le sorelle, le cugine, o le amiche strette degli sposi che si impegnano nel confezionamento dei sacchettini da utilizzare per il lancio del riso agli sposi, anche se, non di rado, è la sposa stessa ad occuparsene. Questi particolari contenitori devono essere comunque sfiziosi e pratici al tempo stesso. Per un ricevimento in campagna o in una cascina rustica è consigliabile optare per semplici bustine in stoffa o carta millerighe. Riprendono i classici contenitori di riso e si possono rendere originali timbrando sopra la parola “riso” e legandoli con la rafia. Esistono anche soluzioni più raffinate ed eleganti per cerimonie di un certo livello, come sacchettini di organza o raso da chiudere con nastri di pregio che riprendono magari un particolare dell’abito della sposa. Dopo il lancio del riso si possono, infatti, utilizzare sul tovagliato per abbellire i tavoli. Oltre alle stoffe, anche la carta trova impiego nella realizzazione di bustine originali e colorate: una soluzione, ad esempio, è quella degli involucri delle castagne; si riproducono colorandoli con pennarelli e puntando gli spilloni per richiamare gli aghi e poi li plasmiamo ricreando il collo tipico di questo frutto. L’unica pecca è che questi contenitori non si possono chiudere, quindi bisogna fare attenzione a non rovesciare il riso. Gli amanti della geometria potrebbero ripiegare, invece, sui classici coni con la fessura: si tratta di forme pulite e piuttosto lineari che ricordano spesso un classico salvadanaio; è una soluzione che bada molto alla praticità e che permette di dosare i chicchi di riso.
Tante le alternative al riso per festeggiare gli sposi sul sagrato o fuori dal Comune
Attenzione, però! Siccome il lancio del riso nel 90% dei casi rischia di sporcare il vestito dello sposo con antipatici aloni bianchi, è consigliabile utilizzare il riso per animali: non macchia ed è ugualmente coreografico.
Le coppie che sono particolarmente attente a non sprecare cibo inutilmente possono scegliere, in alternativa al riso, anche altre soluzioni. Tra le più diffuse ci sono: le bolle di sapone, i petali di rosa, i coriandoli e le trombette. Per rendere la cerimonia elegante bisogna prendere i petali da giardino che rilasciano un delicato e frizzante aroma. Se non è stagione, in commercio si trovano petali sintetici disponibili in graziose confezioni e declinati in colori diversi, anche se non sarà la stessa cosa. L’impiego di coriandoli e trombette è un’usanza tipica americana e inglese. L’insieme sarà molto coreografico anche se il rischio di trasformare tutto in una carnevalata è sempre dietro l’angolo. Con le bolle di sapone la scenografia sembrerà quella di una favola e facendo iscrivere il vostro nome e la data del matrimonio sulle bottigliette lascerete un bel ricordo ai vostri ospiti senza contare che il sapone non danneggia l’ambiente.
Rustico, elegante, originale, profumato, addirittura ecologico, il lancio del riso è un momento irrinunciabile da vivere però con un briciolo di buon senso
Alcune alternative al lancio del riso sono soluzioni da evitare categoricamente. Il lancio di confetti e monetine, per esempio è assolutamente da bandire. Oltre ad essere di dubbio gusto può infatti essere pericoloso e nessuno vorrebbe festeggiare all’ospedale. Pessimo anche l’utilizzo dei contenitori di cartone e delle buste di plastica sottovuoto, dove viene conservato abitualmente il riso: siamo certi che gli sposi già lo sanno, ma è sempre meglio ribadire il concetto con un discreto passaparola tra parenti e amici, per non incorrere in raccapriccianti colpi di testa dell’ultimo minuto.