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La cerimonia di nozze sta finalmente per iniziare... musica maestro!

Anche durante la cerimonia del matrimonio desiderate un tocco romantico, per creare un'atmosfera indimenticabile? Scegliete la musica giusta!
La cerimonia di nozze sta finalmente per iniziare... musica maestro!
La solita musica per il matrimonio si addice poco alla vostra sensibilità?
In chiesa possono essere diverse le possibilità, sia per le voci sia per gli strumenti. Al posto del classico e vigoroso suono dell’organo potete pensare di ricorrere alla suggestiva melodia di un’arpa, strumento dalla meravigliosa acustica e dalla notevole presenza scenica. Il suo suono delicato e armonioso si presta ad un sottofondo discreto e d’atmosfera, ideale per le fasi parlate della cerimonia. Oltre all’arpa, poi si possono alternare le note di un violino oppure potrete decidere di ingaggiare un trio o un quartetto d’archi, un flauto dolce, un clavicembalo. È possibile, inoltre, affidare l’esecuzione dei canti a dei cori gospel (nati fra gli artisti di colore statunitensi i gospel song sono un canto religioso popolare) i quali possono costituire un’interessante novità per un matrimonio un po’ fuori dai soliti schemi. Il Vangelo è il mezzo con il quale i gospel cantano e pregano. Per questo il coro gospel si adatta ad un rito prettamente cristiano: è bene però che gli sposi valutino attentamente e, soprattutto, concordino anticipatamente con l’officiante per non avere poi rifiuti dell’ultima ora. Normalmente il gruppo è capace di esaltare ogni minima emozione della cerimonia senza essere invasivo. Amici e parenti infatti sono gli invitati di un matrimonio e non ad un concerto, ma è sconsigliato inoltre mischiare più generi. Se la vostra scelta è il gospel, gospel sia dall’inizio alla fine.

Il repertorio musicale della cerimonia del vostro matrimonio deve essere vario ed articolato.


Nell’attesa della sposa si può prevedere un brano musicale di sottofondo e pezzi romantici, più intimi e toccanti, da riservare ai momenti clou della celebrazione, suddividendo la cerimonia in veri e propri “atti”, scanditi dalle note musicali: dallo scambio degli anelli, all’offertorio, alla consacrazione, comunione e uscita degli sposi dalla chiesa. Una volta scelti tutti i pezzi, il nostro suggerimento è quello di provarli direttamente sul luogo eseguendoli nello stesso ordine in cui verranno suonati il giorno delle nozze, affinché nell’insieme, risultino piacevoli e armoniosi da ascoltare.
La scelta dei brani musicali da eseguire durante il rito religioso, poi, deve “adeguarsi” al “tipo” di rito per il quale abbia optato la coppia. Per un matrimonio cattolico, in stile più classico, i sottofondi saranno discreti. Tra essi il “Coro Nuziale di Wagner”, la “Marcia Nuziale di Mendelssohn” e, ove concesso (trattandosi di un brano “profano”), la melodiosa “Ave Maria di Schubert”, la “ Marcia di nozze di Antonio Mozzi” o la “Marcia del Principe di Danimarca” di Jeremiah Clarke. Per interpretazioni meno classiche ma, in ogni caso, consone all’ambiente sacro e al tipo di cerimonia ci si può affidare alla bellissima versione dell’ “Ave Maria di Gounod” eseguita da Frank Sinatra oppure, dalla leggiadra e dolcissima voce della cantante Noah.

Non manca certo l’occasione di personalizzare il grande giorno anche attraverso la musica scelta per il matrimonio.


Per una cerimonia originale e suggestiva, alcuni musicisti da matrimonio propongono un abbinamento organo e soprano - i brani che si adattano a questo stile sono l’Ave Maria, il Panis Angelicum, il Te Deum e il Gloria – oppure, in alternativa, si possono scandire i vari momenti del rito con l’arpa celtica alla scoperta di alcune tra le più belle ballate d’amore della tradizione inglese, scozzese ed irlandese. Il Vangelo è il mezzo con il quale il gruppo opera, canta e prega. L’ingresso della sposa è in genere scandito dalla marcia nuziale di Mendhelsson, seguita dall’Alleluja prima del Vangelo”. Per l’offertorio le possibilità sono due: l’Ave Maria di Gounod o di Schubert. Siccome la seconda è considerata profana dalla chiesa (fu composta in origine per una prostituta), spesso i sacerdoti non ne permettono l’esecuzione, per cui si può sostituire con il Panis Angelicum o l’Ave Verum. Brani del repertorio classico accompagnano il momento dell’elevazione mentre il cantico di San Francesco sottolinea la Comunione. Per la fine della cerimonia e l’uscita dalla chiesa ben si adatta la marcia nuziale di Wagner

La musica svolge un ruolo importante anche in altri riti di religione diversa da quella cattolica.


Il matrimonio protestante, ad esempio è più libero e familiare e svincolato da certi obblighi. La musica interviene non solo con gli strumenti, ma anche con i canti dell’assemblea, che rendendo più partecipi e coinvolti tutti i presenti. Il rito ebraico prevede, in genere, la presenza di un cantore solista per intonare i Salmi della Bibbia con un discreto sottofondo sulle note del kinnor o dell’arpa.
Se infine la cerimonia del matrimonio si svolge in comune, la musica dovrà sottolineare almeno l’ingresso e l’uscita degli sposi e riempire i “momenti morti” della cerimonia, naturalmente senza sovrapporsi con la parte ufficiale del rito. Più libero il repertorio, che potrà spaziare dalle colonne sonore dei film, alle canzoni più significative per gli sposi, essenziali per trasformare le note in una melodiosa sinfonia d’amore.
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