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La scelta della cucina, ovvero la scelta pulsante della vostra nuova casa

Buon gusto, attenzione e una discreta dose di senso pratico, capendo innanzitutto l’uso che se ne vuol fare: questi i criteri principali cui fare riferimento per scegliere la cucina
La scelta della cucina, ovvero la scelta pulsante della vostra nuova casa
Soprattutto se siete degli appassionati della buona tavola e amate trascorrere molto tempo ai fornelli, la vostra cucina ideale abbinerà funzionalità ed estetica. Perché la cucina, secondo recenti statistiche, è il luogo della casa in cui si passa maggior tempo, per cui in ogni caso dovrebbe essere comoda e progettata con un minimo di senso logico. Inoltre i mobili che la compongono e il suo stile contribuiscono a dare una forte impronta a tutto l’arredamento della casa, esprimendo la personalità di chi ci abita e costituendo una sorta di biglietto da visita per gli ospiti.
Quando si parte alla ricerca della cucina dei sogni occorre innanzitutto armarsi di pazienza, ma soprattutto di occhio critico, attento ad ogni sorta di particolare. Dovrete anche prevedere un budget iniziale abbastanza consistente preventivando che potrebbe essere aumentato in corso d’opera. Quello della cucina, infatti, è un acquisto importante, un vero e proprio investimento che dovrebbe durare per diversi anni. Mai come in questo caso occorre optare per marchi conosciuti e di indubbia qualità che vi forniscano anche tutta una serie di garanzie per non incorrere poi in spiacevoli sorprese. Questo vale ovviamente sia per i mobili base e a maggior ragione per gli elettrodomestici dove le marche nel 90 per cento dei casi sono sinonimo di efficienza e qualità.


Un elemento che senza dubbio ci vincola alla scelta è ovviamente lo spazio a disposizione da cui far dipendere le diverse tipologie di cucina.


In ambienti di piccola o media grandezza ci sono essenzialmente tre possibilità per dislocare gli elementi tipici di una cucina. La soluzione “in linea”permette di occupare solo una delle due pareti lunghe della stanza, lasciando molto spazio libero da dedicare magari ad un tavolo più grande e scenografico consentendo di consumare pasti informali in cucina nel caso di pochi ospiti. Una seconda soluzione è quella “in parallelo”, ideale soprattutto in spazi molto allungati. Questa tipologia sfrutta entrambe le pareti lunghe relegando porte e finestre in quelle più piccole. Terza ipotesi è quella “a elle” per ambienti di medie dimensioni che consente una discreta autonomia di movimento nelle varie attività lasciando spazio anche per una piccola zona pranzo. Per queste tre soluzioni gli sposini potrebbero valutare di abbinare tavoli estraibili o ribaltabili guadagnando centimetri preziosi e anche qualche pannello per appendere attrezzi da lavoro che devono sempre essere a portata di mano oppure mensole per appoggiare oggetti o libri di ricette.


Molte coppie, soprattutto giovani, scelgono in genere appartamenti con spazi molto ampi da dedicare alla cucina “sacrificando” quelli della zona notte.


Anche in questo caso si possono adattare tre tipologie di cucina. Quella a “U” si applica nel caso ci siano a disposizione davvero diversi metri quadri visto che occupa ben tre pareti. Il risultato finale sarà quello di un ambiente davvero importante in cui ai mobili che poggiano per terra scorrono allineati alle pareti, lungo tutta la “U” anche dei pensili o delle mensole o addirittura degli elettrodomestici, come ad esempio il forno, che in questo caso sarà ad altezza uomo e quindi più pratico da utilizzare senza costringervi a chinarvi ogni volta che volete controllare i tempi di cottura dei cibi. Un’altra tipologia molto gettonata è quella della cucina “ad isola”, con un gruppo di elementi al centro della stanza e altri dislocati lungo le pareti. In genere l’isola viene utilizzata come banco di lavoro, contenere cestelli o cassetti, piani cottura, forno e lavelli rendendo la cucina operativa al 100 per cento. Terza opportunità: la “penisola”. Ottima per ambienti regolari, prevede una parte che si allunga verso il centro della stanza e che può essere attrezzata con zona lavaggio o cottura, o come piano di appoggio e zona colazione. Con questa soluzione bisogna impiegare sedie di tipo alto, con o senza schienale, adatte soprattutto a pranzi rapidi in famiglia o spuntini.


Oltre agli spazi a disposizione ci sono altre problematiche da tenere in considerazione per la scelta della cucina.


Ad esempio la collocazione di porte e finestre, grandezza dei termosifoni e localizzazione delle prese di corrente sono elementi fondamentale nella scelta della cucina. Se avete molti metri quadri a disposizione non fatevi prendere dalla smania di comprare mobili, ma valutate bene di cosa avete realmente bisogno. Sarebbe utile munirsi di carta millimetrata stilando un vero e proprio progetto o, ancora meglio, nel caso abbiate la possibilità, rivolgervi ad un progettista arredatore che saprà senza dubbio consigliarvi al meglio. Individuate magari anche un punto focale dove concentrare il colpo d’occhio maggiore e su cui investire il budget più consistente destinando il resto della cifra agli elementi secondari. Ovviamente nel dislocare i vari elementi sarà opportuno farsi guidare dalla logica e dal buon senso con zone di lavoro funzionali che vi permettano di preparare, cuocere, lavare in pochi metri eliminando spostamenti, percorsi e movimenti inutili. In genere tutte le cucine moderne sono progettate per sfruttare al massimo lo spazio disponibile con pensili, cassetti e contenitori che possono essere personalizzati grazie anche ad una vasta gamma di componenti dai materiali e colori più disparati che in certi casi fanno della cucina un piccolo gioiello di design e in altri una vera e propria opera d’arte.
Ultimi fattori, ma non per questo meno importanti, da tenere in considerazione sono i criteri di sostenibilità ambientale quali durata della struttura, leggerezza nei componenti, rinnovabilità dei materiali e a-tossicità delle finiture. Dedicate poi un occhio di riguardo a tutti i particolari dalle cerniere delle ante alle modalità di realizzazione dei bordi (per evitare il rischio di rapido scollamento). E’ importante anche selezionare la cucina in base alla durata della garanzia. L’Unione Europea ha imposto un tempo minimo di due anni. Molte aziende tuttavia lo hanno esteso a 10, integrando nella garanzia la reperibilità degli elementi necessari per eventuali variazioni o ampliamenti. Risultato? Si eviteranno premature dismissioni delle cucine limitando notevolmente il consumo di materie prime e quindi di energia impiegata. Attenzione anche alle certificazioni. Ad esempio quelle FSC e PEFC garantiscono la rinnovabilità dei materiali in legno, attestandone la provenienza da piantagioni create appositamente e non da foreste primarie. Le aziende leader del settore riservano inoltre grande attenzione anche all’atossicità dei materiali e delle finiture garantendo l’assenza di emissioni nocive per la salute grazie all’impiego di vernici a base d’acqua o di oli naturali.
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