Alcune rimangono in voga poche stagioni, altre durano anni aggiornandosi nelle combinazioni di colori e materiali, altre ancora sono dei classici intramontabili: stiamo parlando delle essenze e finiture proposte dal mercato per la cucina
Parliamo del vostro fresco nido d’amore che state andando a costruire e, in particolar modo, della cucina.
Per le cucine moderne, le più richieste sono il rovere moro e il rovere grigio ma anche il laccato lucido e i laminati dai colori sgargianti fra cui il rosso, il viola e i metallizzati.
Tra i laccati è intramontabile il bianco lucido da abbinare con il noce canaletto. Grande ritorno in fatto di essenze è il teak anche se non è ancora molto facile da trovare nelle esposizioni. La tinta rievoca i colori tipici della cucina moderna “anni ‘70” ed è uno tra i legni più pregiati e resistenti. Nella sua reinterpretazione moderna è abbinato con il laccato bianco lucido, col laminato bianco o con diverse tonalità di grigio e con l’acciaio. Il rovere moro si sposa con le tonalità accese del rosso e dell’arancio, ma anche con colori più tenui e riposanti: dal crema al panna, dal beige al corda, dal tortora all’avorio.
Laccati e laminati caratterizzano l’ambiente-cucina in maniera decisa con una gamma di colori che vanno dal bianco, nero, giallo e blu per coloro che vogliono una cucina molto vistosa ma ben combinata con i materiali dei piani, gli elettrodomestici ed accessori.
Per la cucina classica, il materiale principe è sempre il frassino che, a seconda della forma degli elementi e della finitura esterna, può avvicinarsi a uno stile più moderno, soprattutto in abbinamento a elettrodomestici, cappe ed accessori squadrati e lineari.
Tendenza del momento sono le finiture decapè soprattutto nelle colorazioni tra il bianco, panna, avorio, beige, corda, tortora, e tinte pastello per effetti sia moderni che classicheggianti grazie anche all’esaltazione della venatura del legno. Ancora utilizzato ma in voga soprattutto negli anni passati, il ciliegio chiaro o naturale mostra la vera tinta naturale del ciliegio con la forma delle venature, parzialmente nascoste in quello tinto. Per ottenere un bel ciliegio naturale si utilizzano dunque lastre di qualità superiore rispetto a quelle impiegate per produrre il tipo scuro o tinto, e la venatura verrà mostrata così com’è, senza maschere.
Il rustico vero e proprio in pino e in abete, nelle varie gradazioni che vanno dal naturale al tinto miele, al tinto noce riguarda invece una nicchia di mercato indirizzata all’arredamento di cucine in contesti particolari, per abitazioni in alcune zone collinari o montuose, dove lega molto con il clima e il paesaggio.