E’ il 1968 quando la ditta Bruno Bruno si propone al pubblico napoletano vantando, peraltro, sin dalla sua nascita, storiche origini sartoriali. Ed infatti nel 1916 il nonno materno Antonio Schiraldi apre le porte della sua nota sartoria in Via Santa Brigida, centro di quella Napoli elegante, che nulla ha allora da invidiare alle più famose capitali europee, quali Londra e Parigi promotrici di eventi mondani legati al mondo dell’arte e dell’eleganza. Non a caso la sartoria Schiraldi annovera tra i suoi clienti personalità di un certo spessore, ora legate al mondo della politica quali Giovanni Gronchi e Giovanni Leone, ora personalità del mondo dello spettacolo, quali la bellissima Silvana Pampanini e l’elegantissimo Rossano Brazzi. La tradizione sartoriale della ditta Bruno Bruno non finisce qui, ma, al contrario, segue con l’atlier del padre Giacomo che negli anni 50 si affaccia su Via Chiaia, nota come la strada dei gagà (giusto termine napoletano per indicare una persona molto ricercata, tradizionalista ma anche molto innovatrice specialmente per la foggia del capo spalla). CosÌ sulle orme dei suoi predecessori, Bruno Bruno ha saputo, con molta umiltà, conservare tutti i segreti legati alla vera e sobria eleganza. Infatti la sua è una continua ricerca dei tessuti e principalmente, della linea del suo capo spalla, ricerca che ha trovato un’ottima risposta nei validi tagliatori e sarti della Sartoria Partenopea abile nel soddisfare le richieste più “maniacali”. E per onore della trazione anche oggi con il padre Bruno collaborano i figli Giacomo (nel reparto uomo) e Anna e Maria Vittoria (nel reparto donna) riuscendo cosÌ ad arricchire la saggezza e l’esperienza del padre con quel tocco di estrosità ed esuberanza tipico della gioventù.