“Il complesso delle “Fonti di Recoaro” è ubicato tra i comuni di Broni e Canneto Pavese, in una fresca e verde vallata dell’Oltrepò Pavese, circondata da caratteristiche colline ricche di vigneti e boschi. Le prime notizie sul complesso ” Le Fonti di Recoaro” risalgono al 1853, anno in cui è attivata per la prima volta la fonte di acque minerali sulfureo – magnesiache, note fino dagli antichi tempi per la loro azione diuretica e leggermente lassativa, e consigliata per tutte le malattie dell’apparato digerente e renale. Nel 1913 la proprietà fu acquistata dal geometra Silvio Canepa il quale vide la potenzialità della struttura. Incaricò l’architetto Covini di redigere il progetto in stile liberty, di moda a quei tempi, ed inoltre chiamò il maestro Comancini per realizzare le caratteristiche grotte, tra cui quella della fonte denominata S. Antonio tuttora esistente e perfettamente conservata. Il nuovo complesso, considerato uno delle più rare e belle costruzioni in stile liberty dei primi anni novecento, fu inaugurato nel 1920, in concomitanza con l’inaugurazione della fiera campionaria di Milano. Negli anni successivi divenne anche un locale da ballo sia diurno che notturno; il lunedi era dedicato ai bambini che trascorrevano la giornata a Recoaro portando con se la colazione al sacco, mentre gli adulti facevano le cure idropiniche passeggiando nel rigoglioso bosco secolare. Nel 1925 fu costruito il secondo piano dell’adificio adibito a bar, dove fu allestita una “Botega”, locale dove su ogni tavolo splendeva la luce soffusa delle abatjour. In questo periodo le fonti di Recoaro raggiunsero il loro massimo prestigio, basti pensare che, il ventinove agosto del 1929, furono venduti diecimila ingressi, un vero record; i clienti che provenivano da tutto l’Oltrepò Pavese e da Milano, arrivavano a Recoaro con le carrozze, in bicicletta e addirittura, vista la grande affluenza, fu allestito un tram a cavalli che provvedeva al trasporto delle persone facendo la spola tra Recoaro e Broni per tutto il giorno. Recentemente, nel 1999, la nuova proprietà ha acquistato Recoaro con l’intento di riportare il complesso, abbandonato da più di dieci anni, al suo antico splendore e con l’aiuto dei comuni di Broni e Canneto Pavese, ha iniziato il restauro e il recupero degli immobili, conservando e valorizzando il patrimonio artistico. La realizzazione di nuovi spazi per quelle strutture che erano carenti negli anni passati ha creato le condizioni per permettere l’utilizzo nel periodo invernale ed accogliere nel miglior modo i clienti nelle diverse attività presenti. La nuava società inoltre, si è occupata del recupero delle vecchie fonti sulfureo – magnesiache, ufficialmente riconosciute dallo Stato. A Partire dalla primavera del 2001 sono presenti nel complesso le seguenti attività: ristorante, pizzeria, discoteca, area spettacolo. Le Fonti di Recoaro si ripromettono cosi di dare la possibilità ai vecchi clienti e alle nuove generazioni di riscoprire la bellezza di edifici e luoghi tra i più caratteristici della Lombardia, dalla forte tradizione gastronomica e vitivinicola.”